Progetto SEMINANDO FUTURO
Obiettivo:
Migliorare l’autosufficienza alimentare e le condizioni nutrizionali di 60 nuclei familiari poveri e capeggiati da donne, nella maggior parte dei casi vedove.
Sostenere la commercializzazione dei prodotti orticoli coltivati con metodi sostenibili e lo sviluppo del cooperativismo.
Contesto:
Il Rwanda è uno dei paesi più poveri al mondo: 2 persone su 5 sono costrette a vivere con meno di un dollaro al giorno, 1 bambino su 2 è malnutrito. Le famiglie più vulnerabili sono quelle capeggiate da donne sole, vedove o abbandonate, senza un lavoro fisso e con numerosi bambini a carico. A causa prima della guerra e del genocidio, poi della povertà e del flagello dell’AIDS, centinaia di bambini si trovano soli, spesso malati e con la responsabilità di badare ai fratelli più piccoli. La Caritas Diocesana di Ruhengeri ha da sempre rivolto in via principale le proprie attività verso questa fascia di popolazione aiutando i piccoli a trovare una famiglia che li potesse accogliere. Queste famiglie affidatarie sono molto povere e si trovano nell’impossibilità di poter garantire le necessità di base ai figli loro e, in particolare, ai bambini accolti.
Area di intervento:
AFRICA Sub-Sahariana. Repubblica del Rwanda. Distretti di Musanze, Rwaza, Janja, Provincia Settentrionale, Provincia Settentrionale
Durata dell’intervento:
09 gennaio 2017 – 08 gennaio 2018
Beneficiari:
60 donne in condizioni di povertà con 243 minori a loro carico; 6 animatrici volontarie
Seminando futuro
Il progetto ha costituito la I° annualità di un intervento che si è sviluppato in due anni, volto a ridurre l’insicurezza alimentare e la malnutrizione nella zone di intervento supportando l’avvio e il rafforzamento di attività agricole a livello domestico con metodi eco-sostenibili e la commercializzazione dei relativi prodotti nel quadro di esperienze di cooperativismo formale e informale. Il progetto ha ripreso parte delle attività realizzate nell’ambito del progetto “SAL fase 3” (aprile 2015-marzo 2016, Bando Cooperazione Decentrata 2014), nello specifico le attività legate al “programma Orti” dirette a un primo gruppo di 30 donne in condizione di povertà, capofamiglia e con numerosi figli a carico che hanno realizzato e stanno coltivando orti di gruppo e orti familiari. Ulteriore elemento caratterizzante il progetto è la promozione di scambio di saperi ed esperienze in ambito dell’agricoltura biologica, conservativa e tutela della biodiversità con realtà italiane attive in questi ambiti.
Come si articola il progetto
Costituzione dei nuovi gruppi di donne e organizzazione interna.
Realizzazione corso di formazione in tema di agricoltura con metodi eco-sostenibili.
Realizzazione di orti domestici e adozione di pratiche eco-sostenibili negli orti.
Creazione della Banca delle sementi.
Distribuzione di animali da cortile.
Sensibilizzazione di piccoli agricoltori in tema di pratiche eco-sostenibili e supporto alla loro adozione.
Assistenza tecnica circa la cura degli orti con metodi eco-sostenibili e degli animali.
Educazione nutrizionale e controlli a domicilio sullo stato nutrizionale.
Allo scopo di aumentare competenze e know how in loco, sono stati promossi scambi di esperienze e saperi tra il responsabile tecnico del programma agricolo ed esperienze significative italiane in ambito di agricoltura biologica e conservativa.
Supporto alla creazione di una cooperativa agricola.
Corso di formazione in microcredito e gestione cooperativa.
Progetto realizzato con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese
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