Luglio 2024

L’ARRIVO DI FLORENCIA ALL’HOGAR SAN FRANCISCO

A febbraio 2024 Jardin de los Niños in Argentina ha dato il benvenuto a Florencia Rojas, assistente sociale, la nuova direttrice dell’Hogar San Francisco! Abbiamo pensato di chiederle alcune informazioni sul suo lavoro attraverso questa intervista:

Cos’è l’Hogar San Francisco?

L’Hogar è una struttura residenziale che ospita ragazze adolescenti con o senza figli oppure incinte. Sono ragazze che sono state allontanate dalla propria famiglia con un provvedimento del giudice.
L’Hogar è nato nel 1987 ed è stato uno dei primi progetti dell’Associazione per rispondere all’allarmante situazione di emarginazione e abbandono che molte adolescenti soffrivano (e soffrono tuttora) soprattutto nel diventare mamme. Ancora oggi l’Hogar San Francisco è l’unica struttura di Posadas abilitata per ospitare mamme adolescenti. Qui le ragazze ricevono gratuitamente cure necessarie, vestiti, medicinali, pasti… tutto ciò che normalmente si dovrebbe trovare in una famiglia o in una casa. In caso di gravidanza le ragazze vengono seguite per tutto l’arco pre/peri/postnatale fornendo loro ciò che serve dal punto di vista fisico, medico ma anche psicologico ed educativo.

In cosa consiste il tuo lavoro? Quali sono i tuoi compiti?

Come Direttrice dell’Hogar San Francisco il mio compito è proteggere e lavorare per cercare di garantire i diritti alle adolescenti ospitate. Mi incarico della logistica del funzionamento dell’Hogar (acquisti, gestione dei turni delle incaricate, organizzazione delle attività…). La mia responsabilità particolare è quella di lavorare in collaborazione con i giudici e le diverse istituzioni coinvolte che ci contattano per l’inserimento delle ragazze. Inoltre, nello specifico e in collaborazione con le incaricate del gruppo di lavoro, mi attivo per scolarizzare le ragazze iscrivendole alla scuola più vicina, generare momenti di ricreazione, gestire le visite mediche per monitorare la loro salute generale e i trattamenti psicologici/psichiatrici… E poi cerco, dove possibile e in collaborazione con le Istituzioni, di recupare i vincoli familiari, spesso deboli, delle ragazze ospiti con la loro famiglia d’origine.

L’ARRIVO DI FLORENCIA ALL’HOGAR SAN FRANCISCO

In basso da sx: Florencia, Rodrigo (assistente sociale) Miriam (la precedente direttrice.
In seconda fila: le operatrici dell’Hogar Valeria, Lorena, Rocio, Mirta, Natalia e Maria

Chi sono le ragazze dell’Hogar?

Le ragazze ospiti dell’Hogar sono in generale adolescenti con molte fragilità, sole e all’apparenza senza risorse… Dico “all’apparenza” perchè la mancanza di affetto a cui sono state da sempre abituate le porta ad avere una scarsissima autostima di sè, come persone, come ragazze, come madri e questo, inevitabilmente, le porta ad avere un rapporto molto difficile con loro stesse in primis, ma anche con chi le circonda e l’eventuale figlio se sono mamme. Ma noi qui all’Hogar le aiutiamo a rivalutarsi come giovani donne che hanno avuto, sì, una vita piena di difficoltà, ma anche come persone con potenzialità da trovare e da rinforzare.
Attualmente nell’Hogar si trovano ospitate 6 adolescenti tra i 13 e i 17 anni che provengono da differenti zone della regione di Misiones. Vanno tutte a scuola, cosa non scontata quando si trovano inserite in una struttura alternativa, la cui residenzialità è prevista in maniera transitoria. Alcune vanno alla scuola primaria, altre a quella secondaria (inferiore e superiore) di San Jorge. Al momento non ci sono bambini. L’ultima mamma che abbiamo avuto era una ragazza molto giovane, di circa 13 anni, con un ritardo mentale, un passato di abusi e una grande difficoltà nella cura del suo bambino. Sicuramente una storia molto toccante.

Che caratteristiche devono avere per entrare nell’Hogar?

Possono arrivare a causa di molteplici caratteristiche: abbandono da parte del partner, abbandono o rifiuto da parte della propria famiglia, situazioni di violenze e maltrattamenti da parte del padre, patrigno, zii o altre persone della famiglia, povertà estrema, fuga da casa e vita di strada… se poi, oltre a queste situazioni, la ragazza si trova anche in stato di gravidanza, si trova in una condizione di maggiore vulnerabilità.
Tuttavia posso dire che c’è stato un cambiamento rispetto al passato: progressivamente ci siamo spostati dall’ospitare esclusivamente ragazze madri, per poi aprire le porte anche a ragazze senza figli fino ad oggi dove, dando alle istituzioni la nostra più ampia disponibilità, accogliamo per la maggior parte adolescenti senza figli.
Miriam, la precedente direttrice dell’Hogar, mi ha raccontato che quando l’Hogar ha finito i lavori di ristrutturazione a marzo 2023 ed era pronto per nuovi ingressi, il Ministero l’aveva contattata subito perché c’era urgenza di trovare una sistemazione per alcune ragazze… e l’Hogar è tornato a riempirsi in fretta, indice della situazione emergenziale che riguarda il mondo delle ragazze adolescenti di Misiones.

Come funziona il processo di ingresso?

Anche in questo c’è stato un cambiamento: una volta avveniva in maniera informale in quanto era sufficiente ricevere una telefonata dalla polizia oppure da una delle istituzioni o associazioni locali per attivarci all’ospitalità. Erano perlopiù ragazze che venivano trovate per strada, in evidente difficoltà, e l’obiettivo era quello di trovare il prima possibile un riparo per loro e il figlio. Ora invece seguiamo un iter disposto dal Ministero di Sviluppo Sociale (Legge Nazionale di Protezione Integrale di Bambini, Bambine e Adolescenti) che prevede sempre l’intervento di un giudice: gli organismi locali afferenti al Ministero ci contattano chiedendo se abbiamo un posto libero, ci facciamo inviare un fascicolo dell’adolescente con tutte le informazioni utili per capire se possiamo ospitarla. Questo ci permette di salvaguardare il benessere delle ragazze già inserite in struttura e delle operatrici. In passato, ad esempio, è capitato di accogliere ragazze allontanate dalla tratta della prostituzione minorile o con diagnosi pischiatrica che hanno alterato gli equilibri interni dell’Hogar mettendo tutti in grosse difficoltà. Ecco, troviamo sia importante per il rispetto di tutti (adolescenti già inserite, eventuali bambini, operatrici e adolescente da collocare) valutare attentamente se il nostro Hogar sia la struttura migliore per il singolo caso.
Può succedere anche che veniamo contattati per l’inserimento urgente in struttura di una ragazza che ancora non ha un fascicolo aperto e che si trova in situazione particolarmente emergenziale, però poi la prima cosa da fare è attivarsi per procedere con l’iter giuridico. La collaborazione con le istituzioni, tuttavia, può avere anche dei limiti perchè le procedure burocratiche sono estremamente lente e, a volte, poco efficaci se si pensa all’emergenzialità dei singoli casi.

Che tipo di aiuto economico arriva dallo Stato?

L’Hogar riceve un contributo da parte dello Stato attraverso una legge regionale: è una forma di aiuto retroattivo erogato sulla base del numero di persone ospitate nei 6 mesi precedenti, somma fissa per ogni minore e che va a coprire solamente i costi personali (educazione, vestiti, spese mediche, alimenti), quindi non è un aiuto per il mantenimento del servizio. Questo è davvero un grosso problema per noi: con un’inflazione così alta come quella del periodo attuale, intorno al 300%, e con l’impegno economico necessario per far funzionare in toto l’Hogar, il rimborso da parte dello Stato è solamente una briciola di tutto quello che spendiamo.
Noi operatrici cerchiamo sempre di organizzare attività di raccolta di materiale vario di prima necessità (materiale scolastico, prodotti per la cura e l’igiene, piccoli utensili per la casa, altri vestiti e cibo…) grazie alla collaborazione con alcune realtà locali (ad esempio negozi, scuole e università, altre associazioni). Qualcuno potrebbe proporre di far lavorare le ragazze per aiutare a sostenere le spese dell’Hogar ma noi non condividiamo questo approccio: le nostre ragazze hanno già avuto una vita di privazioni e devono ricostruirsi come persone. Solo dopo questo passaggio le si può accompagnare nel mondo del lavoro affinché diventino autonome. Trascurare questo aspetto dello sviluppo della persona rischia di perpetuare la loro condizione di vulnerabilità una volta fuori dall’Hogar. Quindi il mantenimento principale della struttura è garantito dall’Associazione attraverso i fondi che riceve dalle donazioni…

Quali attività si realizzano? Cosa fanno le ragazze durante il giorno?

Le ragazze vanno a scuola alla mattina e poi sono impegnate nello studio e nei compiti nel pomeriggio. Inoltre collaborano per la pulizia degli ambienti comuni, del bagno e della propria stanza. Alcune sere partecipano ad attività organizzate dalla scuola: l’Hogar non può essere una struttura chiusa, non le possiamo tenere chiuse dentro per cercare di proteggerle dai pericoli esterni. È importante aiutare un po’ alla volta le nostre adolescenti ad apprendere come relazionarsi con “l’esterno”: le accompagnamo, monitoriamo, parliamo e consigliamo… come farebbe una mamma! Inoltre nei fine-settimana realizziamo attività ricreative come uscite, laboratori manuali e creativi, laboratori sulle emozioni… dipende anche dalle richieste che ci avanzano loro. Quando ci sono dei bambini questi vengono inseriti nell’asilo San Francisco che è proprio qui davanti. Con la coppia mamma-bambino poi si lavora per rinforzare il loro legame e per aiutare la mamma… a fare la mamma, nonostante sia essa stessa quasi una bambina. Ci sono anche casi particolarmente gravi dove il giudice predispone lo stato di adottabilità del bambino: in queste situazioni il lavoro è più impegnativo e l’approccio è diverso da caso a caso. Non è tutto rose e fiori, è difficile… non soltanto sono adolescenti ma hanno anche avuto un’infanzia difficile!!

Cosa ti piace del tuo lavoro?

Mi piace il contatto diretto con le persone! Ho sempre voluto lavorare e fare qualcosa per aiutare le ragazze giovani del mio paese che hanno avuto (o hanno) una vita particolarmente difficile. Conosco le difficoltà dell’Argentina e questo è il mio modo per dare una mano. Inoltre mi piace la gestione di quello che posso realizzare per garantire i diritti umani di queste ragazze, pianificare attività per regalare loro momenti di felicità. Mi piace molto il mio lavoro e il lavoro in equipe.

Quali difficoltà incontri nel tuo lavoro?

Le difficoltà sono principalmente quelle legate alla relazione con le istituzioni pubbliche, la gestione delle diverse formalità che dobbiamo realizzare che, spesso, rallentano il nostro lavoro.

Quando una ragazza può uscire in maniera permanente dall’Hogar?

Quando il suo caso giudiziario viene risolto, ovvero si riesce a trovare una sistemazione alternativa all’Hogar che possa prendersi cura di lei. Può essere, ad esempio, che si trovi una sorella o una zia o un altro parente che ha le caratteristiche idonee per ospitarla (una casa dignitosa, stabilità familiare, un lavoro). Oppure una ragazza può decidere di uscire dall’Hogar quando compie 18 anni e diventa maggiorenne.

Come è composta l’equipe di lavoro?

Oltre a me, Florencia, che ho una laurea in Servizi Sociali e formazione come Accompagnante Terapeutico, nel mio gruppo di lavoro ci sono anche 6 assistenti che lavorano su turni in modo da non lasciare mai sole le ragazze: Valeria, Lorena, Rocio, Mirta, Natalia e Maria. Ognuna di loro ha una formazione specifica sulle tematiche dell’accudimento e cura delle persone. Organizziamo spesso corsi di formazione e di aggiornamento per migliorare il nostro lavoro. In passato ne sono stati anche organizzati grazie ai fondi arrivati dall’Italia (all’interno del progetto finanziato dall’Otto Per Mille della Chiesa Valdese – anno 2022, n.d.t.).

Un messaggio per gli amici italiani…

So dell’importante sostegno che l’Italia ha dato in passato e che tuttora continua a dare… ogni goccia che arriva può contribuire a cambiare la vita a queste ragazze che sono dovute crescere troppo in fretta per affrontare una vita ai limiti della sopravvivenza. Grazie per quello che fate e che farete per noi!

AIUTIAMO FLORENCIA AD ACCOMPAGNARE NEL LORO PROCESSO DI CRESCITA
LE RAGAZZE OSPITI DELL’HOGAR SAN FRANCISCO