Aprile 2025

Le emozioni di un viaggio solidale:
il Premio Norma e Mino Bellabona

Il Premio Viaggio Solidale Norma e Mino Bellabona non è solamente un premio: è anche un progetto educativo, un viaggio di esplorazione solidale cha fa crescere la coscienza planetaria.
È nato per omaggiare la vita di due persone straordinarie che hanno contribuito alla nascita di Jardin de los Niños e che sono state di stimolo e di impegno per tanti volontari e collaboratori dell’associazione: Norma e Mino Bellabona.

In cosa consiste il Premio?
Consiste in un piccolo progetto di sviluppo della solidarietà destinato a premiare i protagonisti del volontariato locale con un viaggio nei paesi degli scenari del volontariato internazionale in cui il contrasto tra ricchezza e povertà si fa stridente. I vincitori vengono estratti a sorte tra i volontari delle associazioni del Comune di Noventa Padovana.

La sua nascita risale al 2004 e, da allora, sono state fatte 16 edizioni, che hanno visto 51 volontari di 15 associazioni diverse partire per un VIAGGIO SOLIDALE in Argentina (13 volte), in Perù (2 volte) e in Ecuador (1 volta).
Iniziativa sicuramente ricca ed emozionante che nel 2010 ha visto anche la pubblicazione del libro “Vieni e Vedi”, al cui interno c’è la raccolta delle esperienze dei volontari beneficiari del viaggio.

Quella che segue è la testimonianza che Elisabetta, estratta e partita nel 2009 per l’Argentina, ha scritto al ritorno del suo viaggio:

Sono stati tanti i volti incontrati, tante le strette di mano, i sorrisi, i baci ricevuti, tante le storie ascoltate, tanto il calore ricevuto durante i giorni trascorsi in Argentina. Ma soprattutto è tanta la difficoltà nell’assimilare le grandi contraddizioni incrociate durante quest’esperienza. A partire dalla sensazione paradossale di sentirmi di fronte alle realtà incontrate, da una parte “troppo vecchia”, e dall’altra troppo giovane.
Gli “anziani” incontrati al Club degli Abuelos avevano più o meno l’età dei miei genitori; le madri erano, per la maggior parte, più giovani di me, ma la loro esperienza di vita mi ha fatto sentire decisamente ancora una ragazzina al confronto. Madri giovanissime, con due, tre figli o più a carico che spesso si trovano addosso tutto il peso della famiglia perché abbandonate dai loro uomini o perché questi ultimi devono arrabattarsi per trovare lavoro.
Donne che spesso sono in prima linea nel trasformare la loro realtà, concretamente mattone su mattone. Donne che si mettono in gioco con determinazione e, soprattutto con tanti sorrisi, tanto entusiasmo, che guardano il loro domani con gli occhi e il cuore colmi di speranza, ma con i piedi piantati ben per terra.
Mi sono sentita tanto “piccola” di fronte a questa realtà.
Ed è in questa mia piccolezza che si è fatta sempre più forte la determinazione che insieme davvero si può fare molto, si è fatta forte la consapevolezza che con l’aiutarsi reciprocamente, con semplicità, con umiltà, aprendo cuore, mani e mente agli altri, davvero le cose possono cambiare, passo dopo passo, da Noventa Padovana fino all’Argentina…

E ora, a distanza di 15 anni, ritroviamo Elisabetta in questa breve intervista e riscopriamo assieme a lei le emozioni che il viaggio-premio suscita ancora dopo tanti anni!

Eri presente all’estrazione dei vincitori in piazza?
Sì, era la festa del Volontariato fatta il 21 giugno 2009 vicino alla piazza di Noventa Padovana.

Cosa hai provato quando ti hanno detto che sei stata estratta per andare in Argentina?
In verità io sono entrata come riserva, cioè la seconda persona estratta ha rinunciato al viaggio e sono subentrata io. La scena è stata questa: ho aperto la porta dell’associazione e mi hanno detto “prepara le valigie”! È stata un’emozione fortissima!

Avevi mai sentito parlare del Premio Bellabona e di Jardin de los Niños prima di questa esperienza?
Assurdo ma vero, io non avevo mai sentito parlare di Jardin fino all’anno prima quando è venuta a fare un banchetto nella mia parrocchia a Terranegra e quindi l’ho conosciuta lì. Poi, l’anno dopo è arrivato il Premio Bellabona… destino??

Con quale associazione sei stata estratta e cosa facevi con loro?
Con l’associazione Mario Tommasi del Villaggio Sant’Antonio. Facevo attività con le persone con disabilità che frequentavano la struttura.

Qual è il tuo rapporto con il volontariato?
Il volontariato per me è sempre stato un tassello fondamentale nella mia vita. Dedicare tempo agli altri è una cosa che mi riempie di gioia e mi dà anche grandi soddisfazioni. Per cui sì, non potrei mai pensare ad una vita senza volontariato!

Come hai vissuto il tuo viaggio a Posadas? Descrivilo con 3 parole/immagini!

Buena onda
, cioè avere un atteggiamento positivo, piacevole, avere buone vibrazioni 
Abuelos, ovvero gli anziani che ho incontrato al Club 
Chamamé, una danza popolare di quella zona dell’Argentina che ho ballato proprio con gli abuelos.

Dal viaggio a Posadas del 2009 come è cambiata la tua relazione con Jardin de los Niños?
Entrare nel direttivo basta per dire come è cambiata la mia relazione con Jardin?!? Ho amato questa associazione da subito, sia per come l’ho incontrata al banchetto a Terranegra ma anche per l’operato in Argentina. Ho vissuto dal vivo quello che può fare un aiuto concreto e sul posto rispetto ad altre tipologie di sostentamento. E me ne sono innamorata, davvero. Una piccola associazione che fa cose enormi!

Il viaggio del Premio Bellabona ha apportato un cambiamento significativo in te?
Una maggiore consapevolezza su quanto il mondo, pur essendo esteso, sia meravigliosamente interconnesso.

Perché il Premio è bello?
È un premio che, al di là della terminologia “premio”, ti dà un’enorme possibilità per incontrare volti nuovi, abitudini, usanze, colori, lingue diverse e credo che questo sia veramente uno strumento per le menti.

Tornerai in Argentina??
Assolutamente sì, non appena ne avrò la possibilità!

Un viaggio solidale le cui emozioni rimangono nel tempo: si trasformano, cambiano e ti fanno cambiare…
è un’esplorazione di te, è un’esplorazione del mondo!

Le edizioni del Premio si sono fermate con l’arrivo del Covid-19 ma stiamo lavorando affinché possa ripartire presto con una nuova formula, con nuove idee e con nuove possibilità di finanziamento!!
Confidiamo nel fatto che presto… torneremo a viaggiare con il “Premio Norma e Mino Bellabona”!