Semi di speranza 2, i risultati di 15 mesi di attività.
Si è concluso il 31 marzo 2019 il progetto Semi di speranza 2, che aveva l’obiettivo di ridurre insicurezza alimentare, malnutrizione e povertà nel nord del Rwanda, nelle zone di Kinoni e Busogo.
60 i nuclei familiari beneficiari del progetto: 60 donne, con 280 figli a carico, sono state le protagoniste del progetto. Attraverso il recupero dei saperi e delle sementi tradizionali, l’impiego di pratiche sostenibili in agricoltura, la promozione del microcredito e del cooperativismo tra donne sono stati supportati l’avvio di attività agricole con metodi eco-sostenibili e la commercializzazione dei relativi prodotti da parte di donne riunite in gruppi informali e cooperative.
Le 60 donne hanno ricevuto il materiale, le conoscenze e l’assistenza tecnica necessari per autoprodurre cibo sano a scopo di consumo e vendita e per avviare delle microattività generatrici di reddito, migliorando con il proprio lavoro il presente e il futuro dei loro bambini
Questi i risultati alla fine dei 15 mesi di attività:
la malnutrizione è diminuita soprattutto grazie all’impiego dei legumi che vengono utilizzati per una dieta equilibrata. Grazie al raccolto di verdure, le famiglie hanno diversificato i loro pasti e il loro numero, con un aumento di frequenza da 1 a 3 volte al giorno: colazione al mattino, un pasto a mezzogiorno e un pasto serale. I casi di malnutrizione sono scomparsi completamente grazie all’uso di verdure.
Anche le condizioni dell’habitat sono migliorate: all’inizio del progetto il numero di famiglie che aveva toilette con coperchi era 9. Oggi tutte le famiglie (60) hanno servizi igienici con coperchi. Questo è il risultato anche dell’educazione all’igiene. Grazie al lavoro di sensibilizzazione altre 246 nuove famiglie hanno adottato la buona abitudine di mettere i coperchi sui loro bagni: questo ha ridotto significativamente le malattie legate all’igiene.
Il progetto è stato realizzato con il contributo della Regione Veneto – bando cooperazione allo sviluppo anno 2017.
Un parte del raccolto viene destinato alla vendita e le famiglie hanno migliorato le loro condizioni economiche, e per quanto riguarda l’aspetto sanitario tutte hanno pagato l’assicurazione sanitaria.
L’evoluzione di questi parametri dimostra come le donne abbiano compreso e applicato le informazioni apprese nei corsi, in particolare rispetto all’igiene, alla nutrizione e all’agricoltura: sono in grado di preparare una dieta equilibrata usando prevalentemente verdure dei loro orti domestici; hanno acquistato fiducia in sé stesse e sviluppato fiducia per il futuro perché ascoltando le loro testimonianze tutte hanno maturato il desiderio di auto-promozione economica. Alcune donne ancora prima di ricevere il microcredito avevano avviato alcune attività generatrici di reddito.
A fine progetto le donne dei due gruppi hanno istituito un Fondo di solidarietà allo scopo di aiutare altre mamme a risolvere i problemi in caso di emergenze.