Aggiornamenti sui progetti in corso in Rwanda
07 aprile 2020: i nostri progetti in Rwanda
In seguito alla diffusione della pandemia Covid-19 il Rwanda ha puntata su misure di prevenzione: per arginare la diffusione del virus il Governo ha deciso il blocco nazionale di tutte le attività. Ad oggi si registrano 105 casi e come in altri Stati anche i ruandesi possono uscire solo per necessità fondamentali. Le misure di restrizione sono severissime e le persone che vivono nei villaggi non riescono a procurarsi acqua e cibo, rischiano di morire di fame e sete.
Così ci scrive il 03 aprile Abbé Narcisse, Direttore della Caritas Diocesana di Ruhengeri
A seguito della situazione di Covid -9 anche in Rwanda la situazione generale è grave, non tanto per i contagi ma per le precauzioni prese dal Governo per evitare focolai di contagio, soprattutto nei villaggi dove non c’è nemmeno l’acqua per lavarsi. A farne le spese sono in particolare le famiglie povere che già erano aiutate dalle Caritas Parrocchiali, vivevano zappando la terra dei vicini per avere un po’ di patate e fagioli, ma ora è impossibile uscire. Su 14 Parrocchie abbiamo contato circa 300 famiglie che rischiano di morire di fame: sono 1710 persone in totale che hanno bisogno di alimenti e beni di prima necessità: fagioli, farina di mais, olio, sapone, riso. In questo momento è già difficile trovare i prodotti, c’è ancora qualche stock nei magazzini ma i prezzi sono elevati. Noi non riusciamo a far fronte a tutte le richieste. Vi chiediamo di esserci vicini anche ora, come sempre avete fatto.
Progetto La Lumière Rwanda
Nel mese di gennaio 2020 la struttura è stata completata e sono state ordinate le attrezzature per l’avvio della produzione: attualmente il materiale è bloccato a Kigali, la capitale, per la sospensione delle attività ordinata dal Governo a causa della pandemia. Anche la produzione del formaggio è temporaneamente sospesa. Prosegue invece la produzione del latte che viene donato alle famiglie più bisognose senza alcun reddito. Tuttavia anche i piccoli produttori di latte e le cooperative sono in gravi difficoltà economiche per il blocco produttivo.
Progetto Una Scuola Migliore 2020
Il 6 gennaio 2020 è iniziata la scuola per i 26 giovani sostenuti dal progetto: hanno ricevuto il materiale necessario per l’intero anno. Tutti gli studenti il 15 marzo sono dovuti rientrare nelle famiglie a causa della pandemia, famiglie che si trovano ora in gravi difficoltà ad assicurare la sussistenza per tutti i bambini a carico.