Posta dal Perù: ci scrive Lucy Palomino, direttrice della scuola Nassae
Posta dal Perù: Lucy Palomino, direttrice della scuola Nassae, ci ha scritto una lettera che parla delle loro difficoltà quotidiane ma anche dei desideri e progetti futuri
“Un’educazione migliore, delle persone migliori… siamo Nassae”
L’inizio del 2019, come ogni anno, porta molti cambiamenti, situazioni nuove, inattese che hanno conseguenze sulla vita della popolazione senza distinzione tra adulti e bambini.
Quest’anno abbiamo dovuto subire la mancanza d’acqua in tutto il distretto, una situazione non prevista e difficile, alle porte dell’anno scolastico, dove famiglie intere non hanno potuto contare su questo servizio. Bambini e genitori facevano grandi file per cercare di avere l’acqua per poter fare da mangiare. C’erano anche persone che si approfittavano di questo per vendere l’acqua e guadagnare qualche soldo.
Inoltre da un mese si registrano anche casi di sequestro di bambini e continuano i femminicidi. Una realtà che non possiamo nascondere ai bambini stessi.
Per questo crediamo che la scuola Nassae debba continuare a lavorare per rafforzare la condizione umana dei minori, per rafforzare le loro capacità organizzative e di lavoro insieme. Tutto questo come elemento chiave per la difesa dei propri diritti ma, al tempo stesso, uno strumento nella valutazione dei rischi che si incontrano nel nostro paese.
Fondamentale è anche rendere coscienti i genitori che il lavoro è importante, ma che è altrettanto fondamentale dedicare tempo ai propri figli per prepararli e insegnargli a proteggersi, ad essere attenti nell’affrontare le diverse situazioni e al tempo stesso essere resilienti circa quello che, purtroppo, dobbiamo vivere.
La scuola deve continuare a sostenere i bambini e le loro famiglie, deve essere uno spazio che i ragazzi sentono proprio, dove si sentono protetti, rispettati, una seconda casa, dove possono trovare elementi per crescere con sani valori: perché imparare a riflettere è la chiave per giungere a una rivoluzione del sistema.
Vi saluto con affetto,
Lucy