Istantanee dalla scuola Nassae

Al lavoro per installare una nuova insegna per la “escuelita” Nassae, denominata ora IEP ossia Istituto Educativo Privato grazie al riconoscimento ufficiale da parte del Ministero dell’Educazione Peruviano, il coronamento di un intento che è stato perseguito con impegno da anni e che conferma la qualità della didattica.

 

Pablo, 3 anni, ha preso parte insieme a altri 74 bambini alle attività 2015 della Nassae, sinonimo di educazione di qualità secondo un approccio che rispetta il vissuto di ciascuno, che ne valorizza la personalità e le potenzialità, che supporta con affetto e professionalità i casi di violenza e aggressività e che guarda oltre alla didattica, abbracciando anche la sfera valoriale, familiare e il benessere generale dei piccoli alunni.

 

 

 

La partecipazione dei bambini e adolescenti è uno dei concetti cardine e degli obiettivi prioritari della Nassae, che si riflette in tutti gli aspetti del programma educativo, dall’organizzazione delle attività fino all’estetica della struttura: i bambini e adolescenti scelgono i loro rappresentanti -i Delegati- incaricati di importanti compiti di coordinamento, motivazione e supporto agli educatori, sono coinvolti attivamente nella valutazione di fine anno delle attività e degli insegnanti e sono protagonisti persino delle nuove illustrazioni alla scuola.

La Nassae si fa carico anche dell’attenzione sanitaria di base degli alunni (visite ambulatoriale di check up e assistenza nei casi necessari, campagne di prevenzione, educazione alla corretta igiene personale e degli ambienti), poiché spesso le famiglie non sono in grado di provvedere.

 

Vista l’ampia diffusione  tendenza delle famiglie a fornire ai bambini pasti scarsamente nutrienti e a volte dannosi (patatine fritte, cibi e dolci confezionati anche per pranzo), le attività di educazione nutrizionale sono state rafforzate molto, sia rivolte ai genitori che ai bambini.

Qui un gruppo impegnato nel laboratorio di “Minichef”, utile per rafforzare aspetti pedagogici, ma anche per far conoscere ai bambini quali cibi sono sani.

Moltiplicati nel 2015 i momenti di riunione e attività con i genitori per renderli partecipi del processo educativo dei figli e consapevoli dell’importanza del loro ruolo, realizzando quest’anno anche delle visite direttamente presso abitazioni e luoghi di lavoro.

 

La psicologa trabajando con los padresDi frequente i genitori, per indifferenza o per impossibilità, non si curano dell’educazione e dell’istruzione dei figli, ma grazie alla determinazione degli educatori molte situazioni sono migliorate.

Qui, la psicologa a colloquio con una delle madri. Bambini, genitori e educatori hanno potuto usufruire quest’anno di un servizio psicopedagogico con incontri individuali e laboratori di gruppo, realizzati grazie alla collaborazione con l’Università di Siviglia.