Argentina – I nostri volontari in missione, con amore
Impressioni e emozioni del viaggio di missione a Posadas, in Argentina, di Jlenia e Stefano, membri del consiglio direttivo di Jardin, insieme alla figlia Benedetta. All’obiettivo principale di seguire i lavori di risistemazione del Centro di accoglienza per ragazzine madri e donne vittime di violenza si è aggiunto molto altro.
8 novembre: finalmente, Posadas.
Per me questo viaggio è un ritorno molto atteso. La mia prima esperienza qui risale al 2013, quando la sorte mi regalò la possibilità di conoscere da vicino una realtà che lavora nella cooperazione allo sviluppo, in zone disagiate di cui poco si parla e poco si conosce. Sono bastate due settimane e è stato subito amore. Amore per le cause in cui Jardin si impegna ogni giorno, amore e ammirazione per tutte le persone che ho conosciuto in loco, sia per chi lavora ogni giorno nei progetti e nelle strutture, sia per chi nei progetti è coinvolto e delle strutture fruisce, a partire dai più piccoli e indifesi, i niños…Rientrata a casa dopo il primo viaggio, ho sentito il desiderio fortissimo di continuare a essere parte di ciò che avevo conosciuto, impegnandomi prima nel gruppo volontari dell’associazione e poi anche nel consiglio direttivo, contagiando anche mio marito Stefano. E quest’anno la gioia è stata doppia: riuscire a tornare in quella terra, nei luoghi e tra le persone che mi sono rimaste nel cuore, e essere accompagnata questa volta da mio marito e da una delle nostre figlie.
Appena arrivati a Posadas, i responsabili dell’associazione locale Jardin de los Niños, Emilio Marchi, Ilaria Cappellari e Enrico Bertocco, ci accolgono con grande calore… e subito ci siamo sentiti a casa nostra.
Prima tappa del nostro viaggio di missione, l’ Hogar de Madres, unica ed esemplare realtà di accoglienza per giovani madri o adolescenti vittime di stupro a Posadas. La richiesta di accoglienza supera purtroppo la disponibilità dei posti. La casa è sapientemente gestita da Miriam, la direttrice, e da due incaricate dell’assistenza diurna e notturna. Al nostro arrivo vi erano ospitate quattro ragazzine, due di 13 anno, una di 15 e una di 19, tre delle quali mamme di bambini di età compresa tra 1 mese e 3 anni. Ognuna delle ospiti ha una storia pesante alle spalle, fatta di solitudine e povertà, ma, nonostante tutto, rimane forte il desiderio di vivere, di sorridere, di giocare e, al contempo, di imparare il loro ruolo di Madri. Una vera carica di energia.
Nei giorni a seguire siamo stai ospiti ad un meeting di tutti i responsabili delle diverse aree dell’associazione, in occasione della presenza di un regista tedesco per realizzare un documentario a scopo sociale: un bel momento di confronto e presa di coscienza della vastità e della portata delle attività in corso.
Abbiamo fatto visita alla Cooperativa San Jorge, con cui collaboriamo per la realizzazione dei progetti: è una realtà che occupa dieci persone, offrendo loro sbocco professionale nella produzione di mobili; con orgoglio, alcuno i soci ci hanno raccontato di aver vinto di recente il primo premio per i prodotti presentati al Salone del Mobile e del Legno presso la fiera forestale di Misiones.
Il nostro cammino prosegue al “Barrio” (quartiere) San Jorge, ex discarica di vetro e rifiuti portata a nuova vita grazie al programma di urbanizzazione e alle attività educative e sociali gestite dall’associazione: le casette in muratura che hanno preso il posto delle baracche sono davvero tantissime, centinaia e centinaia, ma nuovi bisognosi si sono stabiliti ai margini del quartiere fino a due anni fa…
Qui troviamo il “Centro Educativo Integral San Jorge “un vero fermento di attività: dal microcredito, alla formazione professionale dei ragazzi (falegnameria,elettricità, elettronica, informatica, riparazione PC, disegno di moda, tessile, pittura su tela, estetista, tecniche di massaggio, rilegatura, gestualità , parrucchiere). L’anno scolastico 2016 si è concluso con un Expo di presentazione del lavoro svolto da tutte le classi: che gioia essere presenti e poter condividere con loro risultati, soddisfazioni e intense emozioni!
La tenerezza è poi esplosa all’Asilo San Jorge: la struttura accoglie a rotazione circa 130/140 bambini fino ai 5 anni di età, è aperta tutto l’anno, compresi i mesi estivi, per prestare supporto alle mamme del barrio che lavorano e viene gestita con amore e professionalità dalla direttrice e da tutto lo staff. Si tratta di bambini che provengono da contesti di vita difficili, duri, ma qui sono in ottime mani.
Tappa obbligatoria per noi anche l’ambulatorio medico, un punto di riferimento nel barrio e nei dintorni per tutte quelle persone che non possono accedere al servizio pubblico. Le malattie più ricorrenti sono legate all’ipertensione, a patologie cardiache e tanti fenomeni di depressione negli adulti, mentre i bambini soffrono principalmente di malattie respiratorie a causa delle condizioni precarie in cui vivono.
E infine non può mancare una visita al nostro amato progetto del “Retorno a la Chacra”, un appezzamento di un chilometro quadrato nella campagna situata nella località di Bonpland, a circa 80 chilometri da Posadas, in cui delle famiglie di contadini lavorano la terra per vivere. L’intento è quello di invertire la fuga dalle campagne verso la città per rincorrere il miraggio di un lavoro e di una vita migliore che spesso non ci sono, determinando così l’espamdersi delle zone di baracche precarie. La potenzialità di sviluppo del progetto è davvero enorme ma la necessità di risorse per poterlo sviluppare è ancora alta.
I giorni trascorsi a Posadas ci hanno lasciato tanto…L’esperienza di conoscenza, incontro e amicizia puramente gratuiti in ogni gesto e sguardo delle persone incontrante ci ha arricchito come famiglia e come persone… porteremo sempre nel cuore le immagini dei bei momenti passati in quell’angolo di Argentina.
Jlenia, con Stefano e Benedetta